«Nel piatto, dall’antipasto alla frutta, c’è stata solitudine… Quando ho sentito questa frase di una donna che scriveva poesie, madre di una figlia unica con grave autismo, ho provato tormento. Mi ero sempre occupata di disabilità all’estero come suora guanelliana, fino a che non ho incontrato alcune famiglie che mi hanno fatto presente la necessità di ricevere aiuti per i loro figli con disabilità anche in Italia»
Suor Michela ricorda bene la genesi di Oasi Federico perché proprio lei ha contribuito alla fondazione di questa onlus nel 1999. Il nome si deve al piccolo Federico, un bimbo morto a 4 anni, dopo aver combattuto con una malattia sconosciuta. I suoi genitori, dopo il dolore della perdita, hanno deciso di investire economicamente per promuovere servizi per le persone con disabilità nel territorio dell’alto Tirreno. «Quando mi hanno chiesto di far nascere un’associazione, in concomitanza con la volontà dei genitori di Federico di far ricordare il nome del loro bambino, non mi sono tirata indietro»